Mai più Moria. Il 3 ottobre, in piazza per i Diritti di tutte e tutti

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Una coreografia con interventi danzanti, un flash mob, due mostre fotografiche, una raccolta fondi, una petizione per la creazione di corridoi umanitari e il racconto di organizzazioni e attivisti, che lavorano per la chiusura del campo profughi di Moria e per il rispetto dei Diritti Umani negati

In concomitanza con la Giornata Nazionale per le vittime dell’immigrazione, il 3 ottobre, a partire dalle 18.30 si terrà al Convitto Palmieri #maipiùmoria, un’iniziativa pensata per tenere accesi i riflettori su Moria, il sovraffollato campo profughi, recentemente andato in fiamme in Grecia. Sono più di 12.000 i rifugiati e i richiedenti asilo, che dal 9 settembre scorso, non hanno riparo; centinaia anche i bambini, le donne e gli uomini intossicati e feriti. Un incendio che non può e non deve essere considerato un incidente, o il frutto di un atto dettato dalla disperazione, bensì il risultato inevitabile e prevedibile della politica europea in tema di Diritti Umani dei rifugiati e dei migranti. Una situazione intollerabile, che dovrebbe far vergognare ogni cittadino europeo, e che non deve durare un giorno in più.

Promosso da Fondazione Emmanuel, Camera a Sud Aps, Terzo Millennio, Human First, UniPop Interazione e Rapsodia 8.9, l’evento del 3 ottobre a Lecce ha incontrato il sostegno e l’adesione di decine di associazioni e cittadin/e, che parteciperanno senza bandiere di appartenenza, indossando solo una maglietta bianca, per ribadire che i Diritti Umani sono di tutte e tutti.

Ad aprire l’iniziativa, alle 18.30, all’ex Convitto Palmieri, gli interventi danzati a cura di Art Studio Ballet, con le ballerine Stefania Greco, Giorgia Petrachi, Federica Rizzato, Gaia Romano, Eleonora Ruocci, Virginia Scuro e Valeria Vittore. Due coreografie, ispirate alla lotta contro le ingiustizie e diseguaglianze sociali, rappresentate una dalla famosa opera de il “lanciatore di fiori” di Banksy e l’altra dalle recenti e drammatiche vicende legate all’assassinio di George Floyd.

A seguire, si alterneranno gli interventi di Andrea Pignataro, presidente dell’Associazione Terzo Millennio; Alberto Maritati, magistrato e politico impegnato per la difesa dei diritti umani; Muna Khorzom, attivista internazionale per i diritti di migranti e rifugiati; Nawal Soufi, attivista internazionale e autrice de “L’Angelo dei profughi” e Andrea Gabellone, giornalista e direttore di Leccesette con il suo fotoreportage “La notte d’Europa”.

Durante l’iniziativa Muna Khorzom presenterà “Ponte di solidarietà”, un progetto nazionale che mira ad organizzare corridoi umanitari da Lesbo per accogliere le persone richiedenti asilo nelle strutture delle associazioni/ organizzazioni/ cooperative/ecc. che si offrono disponibili ad attivare un progetto di accoglienza, e eventualmente un supporto alle persone durante le procedure delle richieste di protezione internazionale e tutto ciò che riguarda il percorso di inserimento sociale.

Chiuderà la serata, un emozionante quanto silenzioso flash mob, che sarà condotto dalla presenza di un artista di strada. A seguire sarà possibile visitare la mostra fotografica di Mauro Raffini, Migraye, sulle migrazioni di ieri e di oggi, allestita all’interno dell’ex Convitto Palmieri e ospitata dal progetto “Il viaggio di Sindbad”.

Per adesioni scrivere mail a: maipiumoria@gmail.com

Hanno aderito sinora: Human First, UniPop Interazione, Rapsodia 8.9, Coop. Soc. La strada, Copp.Soc. L’aurora, Casa Delle Donne Lecce, Laici Missionari Comboniani Lecce, Associazione Casa Sankara – Ghetto Out, Associazione Fucina Sociale, Campagna Empatica Permanente Mettini nei miei panni, Scirocco Film S.r.L., Teranga-A.I.P, Associazione Manigold, Consiglio Italiano per i Rifugiati sede di Lecce, Camera Avvocati Immigrazionisti Pugliesi, Lecce Città Pubblica, Officine Culturali Ergot, CEDEUAM – Centro di Ricerca Euro Americano sulle Politiche Costituzionali (Unisalento), La Fabbrica dei Gesti, QuiSalento, Città Fertile, Movimento Europeo
Forum Terzo Settore Lecce, Fondo Verri, Casa del Popolo Silvia Picci, Polo Biblio-museale di Lecce, Museo Sigismondo Catromediano, Peacelink, Art Studio Ballet, Rete di Economia Civile Sale della Terra, Funzione Pubblica CGIL Lecce, Studenti e Docenti Scuola d’Italiano per Stranieri L2 “Don Mimmo Amato”, Santa Marinella – RM, Casa delle Agriculture Tullia e Gino Rete 25°, Associazione CIVICA, ADIF – Associazione Diritti e Frontiere

E’ inoltre possibile contribuire al lavoro degli attivisti nel campo attraverso una raccolta fondi:

Postepay 5333171053863284
Cod fisc.
Sfonwl87p61z330p
Iban: IT58Y0760101600001037851985
BIC/Swift : BPPIITRRXXX
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